Ho inviato una lettera ai nostri quasi 1000 senatori e deputati proponendo loro come aiutarci per risolvere i nostri tanti problemi. Mi hanno risposto in 16!
La stessa lettera, sulla mia pagina Fecebook, invece, è stata letta e commentata con attenzione da più di 1000 cittadini.
Tutti ritengono la mia una bella proposta ma un’utopia, un sogno irrealizzabile, vuoi perché i politici sono molto più attenti ai loro interessi che ai nostri problemi, vuoi perché non accetteranno mai così tanti DOVERI per loro e DIRITTI per noi.
Sono d’accordo! Ecco allora la mia seconda proposta per trasformare gli attuali disinteressati politici, “dipendenti di partito e quindi dei poteri forti”, in nostri dipendenti:
QUANDO LA MAGGIORANZA DEGLI ELETTORI DI UN COLLEGIO ELETTORALE NON È SODDISFATTA DEL SUO RAPPRESENTANTE POLITICO (LOCALE O NAZIONALE), E/O QUANDO LA MAGGIORANZA DEGLI ELETTORI NON È SODDISFATTA DEL GOVERNO E/O DI TUTTI I PARLAMENTARI (LOCALI E NAZIONALI), MA PURE DI CHIUNQUE POSSA DECIDERE E AMMINISTRARE LA COSA E LE FINANZE PUBBLICHE, HA IL DIRITTO DESTITUIRLI IMMEDIATAMENTE, DI SOSPENDERE I LORO STIPENDI, DI FAR RESTITUIRE QUELLI GIÀ INCASSATI, DI PRIVARLI DI TUTTI I PRIVILEGI ACQUISITI, COMPRESA LA PENSIONE E, SE C’È IL SOSPETTO CHE SI SIANO COMPORTATI IN MODO DISONESTO, DI PERSEGUIRLI COME QUALSIASI ALTRA PERSONA, MA CON PENE RADDOPPIATE.
Niente di più di una normale Legge che regola i rapporti tra un datore di lavoro e i suoi dipendenti e/o amministratori, da lui scelti e pagati; forse qualcosa di più, ma dalle decisioni dei politici dipende il presente e il futuro di decine di milioni di persone, nonché dell’ambiente in cui vivono!
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